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INBEV, HA CHIUSO IL 2006 CON VENDITE PER 212 MILIONI DI ETTOLITRI DI BIRRA ED UN GIRO D’AFFARI DI 13,3 MILIARDI DI EURO

Risultati in forte progressione per la multinazionale belga-brasiliana che per il 2006 dichiara un volume di vendita complessivo di birre e altre bevande di 247 milioni di ettolitri, di cui 212 milioni di birre e 35 di bevande analcolche. Il fatturato totale è cresciuto di ben il 14% portandosi a 13,3 miliardi di euro. Infine sono fortemente migliorati i margini: il margine operativo (EBITDA) si è portato a 4, 2 miliardi di euro, pari a quasi il 32% del fatturato netto. In tal modo il management aziendale rafforza il proposito di far diventare l’Inbev la migliore impresa nel settore mondiale della birra, dopo essere diventata la più grande in termini di volumi.

A proposito Carlos Brito, CEO del gruppo, nella lettera agli azionisti ha dichiarato: “Essere la più grande impresa in materia di volume rappresenta senza alcun dubbio una traguardo importante, ma la nostra determinazione è quella di voler essere la migliore in tutto ciò che noi facciamo. Operiamo ogni giorno al fine di passare dallo status di “più grande” a quello di “migliore”, mettendoci sul solco di una grande impresa che genera crescita e risultati duraturi per l’avvenire. I nostri collaboratori rappresentano il nostro principale vantaggio competitivo. Dei collaboratori eccezionali sono alla base di tutto ciò che noi facciamo, convinti, come siamo, che solo delle persone eccezionali possono fare delle imprese eccezionali”.



I volumi totali di vendita, pari a 247 milioni di ettolitri, sono rappresentati per 212 mio hl da birre e per 3,5 miliardi di litri da bevande analcoliche. Questo ultimo settore è ben presente nell’America Latina dove il gruppo, attraverso l’Ambev brasiliana, rappresenta uno dei più importanti produttori di soft drink ed il secondo più importante imbottigliatore al mondo delle bibite Pepsico. Il giro d’affari complessivo, pari a 13,3 miliardi di euro, è cresciuto in maniera ancora più marcata (+14%) con un netto migliorameno, quindi, dei ricavi unitari.

La crescita però non è stata uniforme tra le varie aree continentali. Nell’Europa Occidentale e nell’America del Nord, le aree con i mercati più maturi, i volumi di vendita in realtà sono diminuiti, mentre la crescita del gruppo è dovuta alla progressione sulle altre aree continentali che presentano dei mercati emergenti. Il gruppo, pur avendo origine e sede in Europa Occidentale (sede centrale operativa nella storica città di Lovanio in Belgio) esplicita i maggiori volumi di vendita nell’America Latina (47% del totale volumi) e nell’Europa dell’Est (oltre il 17%), mentre l’Europa Occidentale rappresenta a questo punto solo il 16% dell’universo Inbev.

Il processo di nuove acquisizioni, che negli ultimi anni del vecchio secolo e nei primi anni del nuovo secolo era stato impetuoso, si è ora calmato, per privilegiare una strategia di razionalizzazione costi e di concretizzazione delle sinergie dimensionali al fine di migliorare i risultati economici. In verità il management nel suo ultimo rapporto annuale tende a sottolineare proprio i progressi sul piano economico e si mostra molto compiaciuto di aver raggiunto un EBTIDA (margine operativo) di 4,2 miliardi di euro, pari a quasi il 32% del fatturato netto (contro il 26% del 2005).

Le operazioni fondamentali sul piano di nuove acquisizioni sono state: l’aumento della partecipazione al 92% nel gruppo argentino Quinsa (già controllato), il riscatto della quota parte di Efes nella Intebrew rumena e, soprattutto, l’acquisizione al 100% della Fujian Sedrin, che consente al gruppo di posizionarsi come uno dei più grandi birrai nel sub-continente cinese ed uno dei leader del mercato nella parte sud-est della Cina. Sul finire del 2006, inoltre, il gruppo ha concluso un accordo con il gruppo USA Aneuscher Busch grazie al quale il gigante americano è diventato importatore e distributore esclusivo sul mercato USA dei marchi storici europei della Inbev. A inizio 2007, infine, il CdA ha confermato l’intezione di acquisire, tramite la controllata canadese Labatt, la birreria Lakeport, operativa nella regione dell’Ontario.

Con riguardo alla politica marche, il gruppo, forte di un organico di 85.000 unità, è operativo in 130 paesi del mondo con oltre 200 marche di birre, di cui però solo quattro (Stella Artois®, Beck’s®, Leffe®, Brahma®) sono state scelte come “global brands”. Stella Artois®, è la pils storica del Belgio ed oggi sviluppa negli 80 paesi in cui è presente un volume di vendita intorno ai 10 milioni di hl. Beck’s® è la marca tedesca più venduta al mondo; è presente in 120 paesi con un volume di vendita che ormai supera i 7 mio hl/anno. Leffe® è la più importante birra d’abbazia belga che, nonostante il suo posizionamento di nicchia, è presente in oltre 60 paesi nel mondo. Brahma® è il marchio ledaer brasilero che sviluppa vendite in tutto il mondo per quasi 25 mio hl/anno e rappresenta, pertanto, il quinto marchio birrario più venduto al mondo. In realtà la marca di birra del sistema Inbev più venduta sul nostro pianeta (ben 33 mio hl/anno) è la Skol®, che stranamente, però, il gruppo considera come “local brand”, così come marca locale viene considerata anche Bass®, lo storico marchio inglese che fa riferimento ad una delle più celebri Pale Ale inglesi. Nel’ambito del portfolio Inbev stanno comunque emergendo alcuni importanti marchi dell’Europa dell’Est (come, ad esempio, Siberian Crown® in Russia) e nell’Est asiatico (come Cass® in South Korea e Sedrin® in Cina, già con un volume di 10 mio hl/anno).

+INFO:
Marianne Amssoms VP External Communications Tel.: +32-16-27-67-11 - Fax:+32-16-50-67-11
marianne.amssoms@inbev.com
Philip Ludwig VP Investor Relations Tel.: +32-16-27-62-43 - Fax: +32-16-50-62-43 philip.ludwig@inbev.com

Iinfoflash beverfood.com su INBEV ITALIA
Inbev Italia è la filiale italiana dell’omonimo gruppo belga brasiliano, la più grande compagnia birraia internazionale con sede a Lovanio in Belgio (www.inbev.com). Inbev Italia ed è la risultante finale di un processo evolutivo che ha visto la ex Bass italiana trasformarsi dapprima in Beck’s Italia poi divenire Interbrew Italia ed, infine, assumere l’attuale denominaione di Inbev Italia, con sede a Gallarate (VA) tel. 0331/26841.1- info.italy@inbev.com . Sul mercato italiano Inbev commercializza i principali marchi del gruppo (Beck’s, Stella Artois, Bass, Tennent’s, Spaten, Lowenbrau, Franziskaner, Leffe, Hoergarden, Loburg, Jupiler, Staropramen,...) ed occupa, con un volume di vendita di 1,4 milioni di ettolitri (tutti importati) la quarta posizione tra i grandi competitori sul mercato italiano e la terza posizione a valore. La società ha proceduto gradatamente a prendere possesso operativo della distribuzione e del marketing di tutti i marchi del gruppo presenti in Italia, in precedenza affidati ad una pluralità di soggetti. La distribuzione del marchio sud americano Brahma resta tuttavia affidato a Plaza Latina, (www.plazalatinasrl.com)specializzata nella commercializzazione di alimenti e bevande latino-americane. Nel 2006 la società ha lanciato con successo la Beck’s Next, variante dal gusto morbido dela classica Beck’s tedesca. + info: www.becks.it

Fonte: bevernews® di www.beverfood.com

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